La Sublime Porta

"Signori e cavallier che ve adunati/ Per odir cose dilettose e nove,/ Stati attenti e quieti, ed ascoltati/ La bella istoria che 'l mio canto muove;"

Perşembe, Aralık 30, 2010

IL CORRIERE DELLE STRONZE

Poichè di là tardano a pubblicare (chi tardi arriva, male alloggia, non li leggerò più), mi sfogo qua:

http://forum.milano.corriere.it/milano/03-11-2009/molestatori-in-metropolitana-1396881.html

Non ho mai toccato culi di sconosciute in vita mia. Ho invece a volte impedito a miei compagni di classe di toccare quello di fanciulle veramente innocenti.
Non posso però tacere innanzi a chi sostiene la disparità, tutta occidentale e femminista, di trattamento sociale e legale fra chi avrebbe il diritto ad esprimere il proprio istinto ad essere belle e disiata e chi, anzichè il corrispondente diritto a mirare, seguire e cercare di ottenere (senza violenza, ovviamente) la bellezza (o anche solo "complimentarla" con atti o detti più o meno vagamente poetici o banalmente diretti, nobilmente raffianti o semplicemente volgari nel senso non di offensivi ma di propri del volgo) avrebbe il "dovere" di reprimersi. Bella parità, care le mie stronze e i miei coglion-cavalieri.
Mi avete provocato abbastanza e visto che qui non ho spazio per dire la mia vi lascio il link:
http://la-sublime-porta.blogspot.com/2010/07/ancora-menzogne-dialettiche-femminee.html

Cara la mia fiore, se tu dici di avere in quanto donna tanti problemi e "ci mancherebbe di non poter andare in giro scollacciate", io ti rispondo che in quanto uomo ne ho ancora di più (se non altro perchè socialmente devo cercare di primeggiare, con tutto quanto ne consegue in tensione psicologica e obblighi lavorativi, per non essere negletto dalle donne e amorosamente devo sopportare rischi e fatiche della cosiddetta conquista, rischiando di incontrare la stronza di turno che mi inganna, mi ferisce o mi umilia, o comunque essendo sicuro di dover far da cavalier servente) e "ci mancherebbe che non possa toccare qualche culetto".

Insultatemi pure, tanto tutti i nodi verrano al pettine al momento dello scontro di civiltà. Ed io, sia pure biondo e con gli occhi azzurri, starò con l'oriente.
Care donne, i giorni in cui vi potete lamentare di chi vi fa complimenti o sfioramenti stanno per finire.
Mi dispiace, perchè io non penso che una donna debba dover venir molestata per come si veste o perchè è nata femmina (semmai è il suo comportamento, a prescindere da sesso e vestiti, a poter far perdere le staffe). Ma pare che per oppormi ad un andamento in cui anche solo uno sguardo o un complimento può venire considerato molestia, per oppormi ad un costume che prevede di trattare con odio e disprezzo chi mostra trasporto naturale amoroso e apprezzamento sincero, io debba per forza star dalla parte dei sostenitori del burqua, mio malgrado.

Non siamo noi uomini ad essere porci per il semplice fatto di seguire un disio di natura.
Siete voi donne occidentali ad essere troie per l'intenzione cosciente di sfruttare tale disio per capriccio, moda, vanità, interesse economico-sentimentale o gratuito sfoggio di preminenza erotica (per non dire sadico diletto, quando "fate le stronze" nella maniera ben descritta dal mio blog). Quindi niente cilicio per noi e burqua per voi.

P.S.
Se giustamente dite che chi allunga le mani non per afferrare, colpire, costringere, ma solo per sfiorare ingenuamente e maldestramente la meta del proprio disio, non sarà mai un violentatore (perchè troppo "pauroso"), perchè poi plaudite alle corbellerie di quegli incartapercoriti con l'ermellino che condannano tali episodi come violenza (facendosi beffe di quanto il codice aveva da secoli ormai generalmente e oggettivamente definito con tale termine, in ogni campo, non solo e non tanto in quello sessuale)?
Non siete ancora una volta una contraddizione in termini, care le mie mentitrici d'occidente?
Siete tanto false e tanto perfide che volete condannare come violento chi voi stesse dite che non lo è (e quindi non meriterebbe più di un anno di carcere (e per giunta sulla base della sola parola dell'accusa, senza uno straccio di prova oggettiva) come capitato qui:
http://la-sublime-porta.blogspot.com/2010/04/leggo-questa-notizia-mano-morta-in.html
Mi dispiace, ma non mi resta che combattervi ed augurarvi intanto un 2011 in cui diverrete tanto brutte da non suscitare alcun palpito di disio. Allora piangerete questi che chiamate "mezzi uomini". Addio mezze donne.
La più stronza fra di voi è Annamaria di 46 anni (ahah, l'età inizia ad arrivare hahaha). Cara Annamaria, come si fa, prima di proferirlo, a sapere se un complimento sarà voluto o no?
Allora dai ragione a quelli come me, che piuttosto che attaccar bottone con una ragazza (e il corteggiamento di una sconosciuta inizia sempre con un complimento) preferiscono pagare puttane da quando hanno 18 anni.
Secondo te possedere la dote divinatoria di sapere a priori cosa piacerà ad una donna dovrebbe essre un obbligo giuridico?
Secondo te il fatto di non capire in buona fede cosa una donna sconosciuta pretende (ma non dice) le venga detto o fatto da chi l'approccia dovrebbe impedire di provarci, pena l'accusa di molestie? Allora non vi lamentata degli uomini che "non ci provano più".
Secondo te chi, corteggiando, deve (per colpa di voi femmine che così volete) fare la prima mossa senza poter sapere se avrà successo deve essere accusabile di molestia per il solo tentativo?
E come vorresti reagire? Con indifferenza o aperto disprezzo verso chiunque tenti un approccio? Con espressioni d'odio e di disprezzo versi chi mostra amoroso trasporto e apprezzamenti magari maldestri ma sinceri? Così come in questo videogioco?
http://la-sublime-porta.blogspot.com/2010_07_01_archive.html

Non ci si lamenti allora se gli uomini non vogliono più corteggiare: ora alla naturale timidezza, alla razionale considerazione di non convenienza (nel dare tutto in pensieri, parole e opere per ricevere come funzione di variabile aleatoria), all'emotiva ritrosia a doversi sentire "sotto esame", al rifiuto psicologico a trovarsi nella condizione del cavalier servente pronto a tutto per un sorriso e potenzialmente vittima d'ogni tirannia, umiliazione e inganno, si aggiungono pure il pericolo del carcere e la consapevolezza di venire trattati (sia pure per ora solo virtualmente) con la violenza e l'odio spettanti semmai a veri violentatori, o comunque di venire considerati "molesti" per il fatto stesso di aver espresso (senza alcuna intenzione violenta o molesta) il proprio disio di natura (e quindi di essere condannati o all'eterno disprezzo dall'altro sesso o ad un continuo nascondimento di sè), anche quando non si sono usate parole volgaro o offensive (non lo sono nè "dio ti benedica", nè "come sie bella"). Le sventagliate di mitra resteranno pure virtuali, ma l'uccisione della spontanietà nei maschi è ormai reale.

Sappi che da me hai molto da temere, perchè io non mi arrendo solo perchè tutti gli stupidi occidentali dicono che sbaglio. Quanto è giusto (combattere la stronzaggine femminea) non diventa sbagliato solo perchè il femminismo lo dice. E' la propaganda femminile che dice quanto dici tu ad essere banditrice di menzogna e immoralità. Infierire fisicamente o psicologicamente contri chi ti desia, mentre di desia e proprio perchè ti desia (senza fare nulla di violento, ostile o oggettivamente offensivo) è da stronze patentate.
Spera che non ti incontri mai.


P.P.S.
Avevo già risposto in maniera esauriente qui
ad argomenti simili.
Qua dico solo un'ultima cosa (poi taccio fino al 2011), prima che le solite lettrici perfide del corriere falsino quanto detto. Non sto affatto sostenendo che chi palpaggia faccia bene o abbia diritto a farlo. Dico solo che fa qualcosa di comunque meno sbagliato di quanto alle donne occidentali pare "diritto". E dico questo perchè il "fare le stronze", come ben specificato nel mio blog, fa sentire sessualmente toccati molto più nel profondo e produce danni alla psiche più gravi e duraturi (di una mano sul culo).

Se toccare un culo(o un seno) costa anni di carcere e esclamare un complimento qualche mese, ed ora fare qualche telefonata di invito o complimento fino a 5-6 anni di carcere e decine di migliaia di euro di ammenda, allora il fare le "stronze" (come ormai divenuto costume nei luoghi di divertimento come in quelli di lavoro, negli incontri brevi e occasionali per via o in discoteca come in quelli più lunghi e sentimentali), ovvero trattare con sufficienza o aperto disprezzo chiunque tenti un qualsiasi avvicinamento erotico-sentimentale, mostrare pubblicamente, per capriccio, vanità , aumento del proprio valore economico sentimentale o gratuito sfoggio di preminenza, le proprie grazie solo per attirare, ingannare e sollevare nel sogno chi poi si vuole far cadere con il massimo del fragore, della sofferenza e del ridicolo, diffondere disio agli astanti e attrarre a sè (o addirittura indurre ad arte a farsi avanti e a tentare un approccio) sconosciuti che non si è interessate a conoscere ma solo a ingannare, far sentire nullità e frustrare sessualmente, dilettarsi, con (s)vestimenti, movenze, sguardi espliciti e atteggiamenti impliciti, silenzi eloquenti e parole ambigue, a suscitare ad arte disio per compiacersi della sua negazione (e di come questa, resa massimamente beffarda, umiliante e dolorosa per il corpo e la psiche da una raffinata, intenzionale e premeditata perfidia, possa far patire le pene infernali della negazione a chi è stato dapprima illuso dal paradiso della concessione),

attirare chi si vuole solo respingere, illudere chi si vuole solo deludere, fingere di apprezzare chi si vuole solo disprezzare, attrarre intenzionalmente, scegliere fra tanti e invitare all'approccio chi si vuole poi trattare come uno qualunque, un uomo senza qualità, un banale scocciatore, chi poi si vuole far sentire un puro nulla davanti a sè e agli altri, chi si vuole poi chiamare "molesto" quando, in maniera magari maldestra, comunque sincera, cerca di carpire i favori, attirare e respingere con l'intenzione di infliggere continuamente tensione psicologica, ferimento intimo, senso di nullità , irrisione al disio, umiliazione pubblica e privata, inappagamento fisico e mentale degenerante se ripetuto in ossessione e disagio scivolante da sessuale ad esistenziale (con rischio, per il giovane maschio, di non riuscire più a sorridere nel sesso e di avvicinarsi ad una donna senza vedervi motivo di patimento, tirannia e perdita di ogni residuo interesse per la vita), usare insomma sugli l'arma della bellezza in maniera per certi versi ancora più malvagia di quanto certi bruti usino sulle donne quella fisica) dovrebbe essere punito con decenni di reclusione e centiniaia di migliaia di euro di multa, perchè il danno alla psiche è notevolmente maggiore (e va dalla cosiddetta "anoressia sessuale" al suicidio, da una quasi patologica timidezza al farsi avanti con le ragazze alla completa impossibilità futura a sorridere e volere in tema di corteggiamente in particolare e di "amore" in generale, e quindi anche di "vita" in senso pieno, dal precoce bisogno di prostitute ad un disagio psichico ora celato con l'ironia ed ora pronto ad esplodere in eccessi di aggressività).

Il fatto che gli uomini, per obbligo culturale a mostrarsi forti e cavalieri e per plagio psicologico femminista (che li dipinge come carnefici anche quando sono vittime) in genere non lo ammettano non significa non esista.

Etiketler:

0 Comments:

Yorum Gönder

<< Home