L'ERRORE CRIMINALE DI HITLER: perseguitare i giusti Ebrei anziché gli ingiusti Norvegesi
Oggi ho scoperto il vero errore di Hitler: perseguitare un popolo incolpevole, civilissimo e produttivo come gli Ebrei e mostrarsi al contrario indulgente e paterno con un popolo colpevolissimo , barbaro e spocchiosamente sceicco vichingo come i Norvegesi (dopo aver fra l'altro GIUSTISSIMAMENTE invaso e occupato tutta la Norvegia).
Ora che può vivere nella propria Terra Promessa, il Popolo d'Israele mostra tutta la propria virtù, irrigando campi aridi, facendo funzionare l'economia (nazionale e mondiale), difendendo coraggiosamente con l'arme in pugno la propria terra (e ammetterlo da parte di un sultano costa fatica) e soprattutto esercitando il Culto di Venere prostituta nei bordelli già permessi dalla Bibbia.
Il popolo norvegese, da troppi anni in pace, invece, mostra tutta la propria mollitia e la propria nequitia, lasciandosi guidara da femministe empie ed illiberali responsabili di quella mentalità antimaschile (rivestita di progressismo e di poltiica correttezza) la quale produce poi leggi infami e degne di un regno talebano occidentale come questa:
http://www.unionesarda.it/DettaglioUltimora/?contentId=10228
proibizioniste verso la libera prostituzione.
Come del resto in Svezia, è stato ivi permesso a vetero-femministe, prive di vera cultura, di vero sguardo critico verso la storia, di vero rispetto per le libere scelte di uomini e donne e soprattutto di senso dello stato liberale e anche solo di un minimo criterio di oggettività e di coerenza logica, di prendere il potere effettivo (delle leggi e delle idee da cui, come in ogni stato totalitario e ideologico, non si può derogare pena esser definiti "incivili") e, nelle frange più estremiste, di proporre bestialità come tassa sui nati maschi o chiusura delle aziende che non abbiano un certo numero di donne a certi posti (confondendo sempre, in maniera perfidamente falsa e criminalmente colpevole, le conseguenze di privilegi e disparità naturali e sociali posseduti donna, nonché delle scelte libere da lei stessa prese, nella vita privata, nel lavoro, nella sessualità e in ogni campo, per mettere a frutto tutto ciò, con presunte "discriminazioni") o addirittura proporre campagne pubblicitarie o pseudo-scientifiche per dimostrare che gli uomini sono animali (quando, volendo proprio ragionare in quest'ottica generalizzatrice e brutale, Schopenhauer aveva validamente dimostrato come sia invece la donna, in quanto madre, ad essere più vicina agli interessi della specie che a quelli dell'individuo e quindi a vivere più similmente agli animali) e che dovrebbero essere ridotti di numero e importanza o addirittura esclusi da un futuro mondo "evoluto" (non sono esagerazioni le mie: basta leggere gli articoli che parlano di quanto proposto dalle correnti politicamente ed intellettualmente influenti delle femministe lesbiche e socialiste scandinave e da certe pseudoscienziate).
Ora, è pur vero che in Italia la saggezza latina ha impedito di concedere un qualsivoglia potere alle omologhe di tali femministe (e questo è un merito infinito della sinistra italiana che ha saputo gestire l'estremismo del femminismo anni 70 ancora meglio di quanto abbia gestito il terrorismo e le sue derive) e che le donne ora in politica da noi, pur con tutti i loro difetti (come del resto i colleghi uomini) non siano affatto simili nelle idee, nella malvagità, nell'indifferenza per lo stato di diritto e nella mancanza di senso dell'oggettivo, a quelle scandinave, ma è altrettanto vero che continue proposte quali concedere alle donne una quota a priori, indipendentemente dalle loro capacità e dal loro senso dello stato, potrebbe provocare l'ingresso in politica, se non di donne simili alle femministe scandinave, di prepotenti convinte di potere tutto per il semplice fatto d'esser nate, per caso, donne. Le conseguenze potrebbero essere nefaste (e leggi simili a quella norvegese sono solo un esempio), soprattutto tenendo conto delle infelicità fisiche e mentali, dei disagi da sessuali ad esistenziali e delle distruzioni economiche e sentimentali di vite che tali donne continuamente provocano nella vita private degli uomini con comportamenti ispirati da tale vanagloriosa prepotenza (accresciuta e giustificata dell'italica galanteria e "protezione della donna"). Se la situazione è già grave con tali donne che stronzeggiano nella vita privata, figuriamoci che succederebbe se fosse loro concesso anche di stronzeggiare e tiranneggiare nella vita politica!
Per questo è necessario schiacciare sul nascere tali insani pensieri e cessare di considerare "evoluti" i popoli del nord solo perché mostrano vichinghe discinte. E' d'uopo comprendere come i norvegesi siano soltanto talebani biondi, guidati e indottrinati da una casta malvagia e anti-vitale simmetrica a quella misogina che ha infestato e infesta l'Afghanistan. Burqua e lotta contro il desiderio sessuale maschile quando è discinto dai doveri dei rapporti di coppia e dalla tirannia erotico-sentimentale della "dama" sono espressioni opposte della medesima concezione illiberale e antivitale.
Così come non avrei nessun dispiacere che George "Adolf" Bush (pur con tutte le riserve sulle sue idee e sulla sua poltica interna teo-con) distrugga tutti i talebani dell'Afghanistan, lapidatori di donne e distruttori di aquiloni, di arte e di bellezza, allo stesso modo sarei gioioso se l'Adolf vero, anziché perseguitare un popolo buono giusto e saggio come quello giudaico avesse estirpato la radice di quella malapiante del popolo norvegese che ora produce empietà siffatte.
Con il suo insano antisemitismo ha condotto la Germania alla rovina (forse se Einstein, Godel &C. fossero rimasti in patria avrebbero creato armi in grado di far trionfare il Reich), mentre se avesse sfogato il proprio razzismo contro la Norvegia non solo sarebbe riuscito nell'intento (i norvegese sono molti meno di 6 milioni), ma ora potremmo vivere in un mondo più libero. Per scherzo del destino, chiunque oggi voglia sfuggira alle persecuzioni sia dei talebani islamisti sia delle talebane femministe e socialiste deve fuggire o nell'Israele della libertà e dei bordelli legali o nella Germania divenuta anti-nazista e liberale della Grande Merkel (a proposito di donne sagge, intelligenti e liberali che hanno raggiunto il potere per merito ed efficacia d'azione).
SALUTI DALLA SUBLIME PORTA (alleata della Germania contro la Norvegia)
Etiketler: Pillole di Storia
0 Comments:
Yorum Gönder
<< Home