La Sublime Porta

"Signori e cavallier che ve adunati/ Per odir cose dilettose e nove,/ Stati attenti e quieti, ed ascoltati/ La bella istoria che 'l mio canto muove;"

Salı, Ekim 24, 2006


FATWA CONTRO MESSER GIANCARLO FISICHELLA DA ROMA

Il Visir della Giustizia di Costantinopoli,
a seguito dei fatti relativi al 34° Gran Premio del Brasile di Formula Uno, disputato Domenica 22 Ottobre 2006 (Pazar, Ekim 22, 2006 nel calendario Turco-Ottomano) sul circuito di Interlagos, nei pressi della città di San Paolo,

ed in particolare al contatto, avvenuto al giro 9, all'ingresso della esse "Senna",
fra l'alettone anteriore della Renault R26 n°2 guidata da Messer Giancarlo Fisichella da Roma
e la gomma posteriore sinistra della Ferrari 248 F1 condotta da Sua Maestà il Kaiser Michael Schumacher I,

ha istituito un processo

contro

Messer Giancarlo Fisichella da Roma

con l'accusa di

"comportamento antisportivo volto a forare l'imperial gomma per impedire la vittoria della Ferrari nel Mondiale Costruttori".



Dopo aver visionato il filmato televisivo ed aver consultato i più illuminati Esegeti e Iureconsulti d'Oriente,
il Sultano Beyazid II di Costantinopoli in persona,
rilevando che:

1) La manovra non era regolare, in quanto il vil marrano (e non veramente romano) era già stato superato in rettilineo. Ha ritardato la frenata oltre ogni limite appositamente per cercare di colpire il tedesco (era ormai impossibile sperare in un controsorpasso in quel punto, data la la distanza e la differenza di velocità a favore del tedesco). Che l'intenzione fosse quella antisportiva di cercare la collisione (ossia di frenare più tardi possibile non per superare o per resistere, ma per arrivare a contatto) è dimostrato dal fatto che il contatto è avvenuto (e appena) nonostante Schumacher abbia tiranto anch'egli una staccata al limite (dimostrata dalle ruote fumanti). Se avesse frenato normalmente Fisichella lo avrebbe centrato in pieno (in fragranza di reato).

2) la penalizzazione non c'è stata in quanto, come a Montecarlo, la mafia marsigliese ha controllato la corsa (anche Alonso avrebbe meritato una penalità per eccesso di velocità in corsia box, ma nessuno glie l'ha contestata). I commissari brasiliani, poi, erano troppo impegnati ad esaltarsi con Massa per esaminare filmati e prendere provvedimenti.

3) Se non vi fosse stato il contatto incriminato, la Ferrari avrebbe realizzato una doppietta (18 punti), mentre la Renault soltanto un terzo (Alonso) e un sesto (Fisichella) posto (9 punti in totale) ed il titolo mondiale marche sarebbe stato ad appannaggio del Cavallino Rampante.

DICHIARA l'IMPUTATO

INFINITAMENTE COLPEVOLE E MERITEVOLE DI DIVINA PUNIZIONE


e gli rivolge la seguente maledizione:

"O marrano di nome Fisichella, sarai pure romano di cittadinanza, ma, come essenza di sangue e di spirito, non derivi certo dai "cives" di gloriosa memoria, dai coraggiosi guerrieri e costruttori che spaventarono gli elefanti di Pirro, che sconfissero l'invincibile Annibale, che conquistarono l'Oriente con Pompeo Magno e le Gallie con il Divino Cesare, che scrissero leggi in grado di dare costumi alle genti, che progettarono ponti, strade e acquedotti quali il mondo non aveva mai visto, che composero carmi più eterni del bronzo e versi più dolci del miele, che fondarono città mirabili, e che crearono un Impero tanto vasto e tanto prospero da non poter essere uguagliato dai contemporanei né superato dai posteri, bensì, forse, dai loro schiavi siriaci e cappadoci.
Il tuo comportamento è stato infatti non quello del valoroso combattente, e neppure quello del guerriero che pur di vincere rompe ogni regola umana e divina. Se avessi cercato il contatto per vincere il TUO mondiale o la TUA gara non saresti ora condannato. Alain Prost ed Ayrton Senna hanno sufficientemente dimostrato che quando il fine è la grandezza del (proprio) Mondiale "li mezzi saranno comunque iudicati onorevoli et da ciascuno laudati". Ma tu hai voluto forare la gomma di Schumacher per impedire far vincere il mondiale alla Renault, (una compagine francese!) e per far contento il tuo padrone abbronzato, il tuo boss.
Il tuo comportamento è stato quello tipico DEGLI SCHIAVI.

Tu sei uno schiavo venduto al mercato, come puoi mettere indubbio l'autorità del Signore della Formula 1?

Non riuscendo più a resistere zigzagando in rettilineo come un mendico errante e spostandoti all'interno prima delle curve come un idiota agli autoscontri, e vedendoti ormai superato dall'irresistibile slancio della rossa condotta da Kaiser Schumacher (la quale aveva, all'inizio della frenata per la esse dopo il traguardo, hai tentato disperatamente di obbedire agli ordini della parte cui ti sei venduto ritardando la frenata oltre ogni limite e sperando di giungere a colpire la Ferrari (che ti era davanti) senza uscire di pista (come invece ti è capitato al sorpasso successivo).
Vile Fisichella marrano, tu hai, automobilisticamente, prima ancora che moralmente, fatto una figura da vero burino: non solo sei dovuto ricorrere alla plateale scorrettezza della foratura per non far scappare Schumy, ma, non essendo riuscito ad eliminarlo, ti sei fatto recuperare il giro (sigh!) e risuparare (e per tentare di resistere sei finito per prati come il più comune dei polli che "tirano" sulla strada): Fossi in te mi andrei a nascondere (sicuramente è bene non ti presenti al Motor Show!)

Non è la prima volta che mostri la tua codardia e la tua insipienza.
1994: Hai vinto il campionato italiano di Formula 3 solo per via di una Dallara con motore Opel truccato. Infatti in ogni gara sul bagnato (dove il motore non contava) eri regolarmente intruppato nella mischia dei mediocri e non certo fra i primi.
1995: Nel DTM al Mugello sei riuscito a farti battere da Dario Franchitti su Mercedes C Klasse, nonostante tu disponessi dell'Alfa Romeo 155 V6 TI che correva in casa. Sempre al Mugello, quando provasti (ah, orrore! ah sacrilegio! ah immeritato premio!) la Ferrari 412T2, andasti in testacoda come un pollo.
1996: Nel DTM, gara di Hockenheim, riuscisti a perdere il podio facendoti superare e sbeffeggiare da Jan Magnussen, il pilota più lento ed enigmatico mai visto in Formula Uno e in Turismo.
1997: Nel Gran Premio di Ungheria provasti a superare un Michael Schumacher in crisi di gomme (Goodyear) ma non combinasti altro che un bel testacoda, emblema della tua incapacità a superare correttamente
1998: Nel Gran Premio del Canada non avesti il coraggio di provare a resistere ad uno scatenato Schumacher che stava furiosamente rimontando dopo uno stop&go. Ti facesti da parte come un pulcino impaurito per l'arrivo del falco: dov'erano in quel momento (ed eri in testa al GP e correvi per te solo e potevi vincere) l'ardimento della staccata al limite, "la voglia di resistere", la determinazione e il diritto a non farsi superare e la spavalderia che oggi pretendi di aver dimostrato con una manovra invece scorretta?
2003: A Monza, per l'ultima gara del Mondiale Turismo, fosti invitato dall'Alfa Romeo. Ormai abituato all'elettronica della Formula 1 che tutto perdona e tutto assiste ed alla facilità di monoposto ormai simili a consolle di videogiuchi, ti trovasti tanto sperduto su un'auto VERA, che può sbandare, scorrere, scivolare o impuntarsi, al punto che la piantasti contro un muro distruggendola. Un qualsiasi pilotino Alfa Romeo della domenica avrebbe fatto meglio.

TU sai essere scorretto e duro solo quando non si tratta della tua vittoria, ma di quella di altri e te lo ordina il padrone (come in Brasile), mentre sei timido ed impaurito (vedi Canada 98) quando devi lottare solo per te solo.

Come italiano al soldo dei francesi sei, nella tenzone automobilistica, nella moderna disfida della F1, quello che Graiano d'Asti (il quale, come racconta il D'Azeglio combatté, perché pagato, dalla parte di chi voleva mentenere l'infamia sulle armi italiane) fu nella Disfida di Barletta.
Un traditore come te si merita almeno un colpo di mazza ferrata in testa tale da fargli uscire il cervello dalle orecchie, come infatti accade nel romanzo.

Io invoco su di te la maledizione di Allah,
ed ogni fedele dovrà negarti la parola, la vista, il cibo e l'alloggio, e cercare di ucciderti appena ne abbia la possibilità.
Se oserai presentarti al Motor Show ogni amante della Velocità sarà obbligato a tentare di porre fine alla tua vita.
E se oserai guidare per le strade del mio impero ogni automobilista sarà tenuto a speronarti, cappottarti e bruciarti vivo nella tua auto.

Anche se dovessi sopravvivere a lungo alla giusta persecuzione che io inizio,
l'unico luogo in cui potrai ancora essere veloce saranno gli stradoni di periferia romani, ove ti fu giustamente ritirata la patente mentre, frustrato per i tuoi insuccessi automobilistici, tentavi di risollevarti il morale facendo della strada una pista, come fanno tanti dei tuoi stolti amici borgatari ignari di qualsiasi tecnica di guida ed arte automobilistica (i quali andrebbero arrestati prima che nuocciano a sé e ad altri e rovinino l'immagine dei veri appassionati di corse) e non certo i circuiti della Formula 1, dove il prossimo anno sarai punito, surclassato e umiliato dal più giovane e più virile Kovalainen, mentre tu di buono ormai puoi solo cambiare i pannolini alla tua bambina e guidare la tua Renault Euro 4 fino al supermercato più vicino per fare la spesa."

Ricada su Giancarlo Fisichella e sul suo sangue, fino alla fine dei Tempi, l'estrema ed eterna dannazione.
La sua casa si sfaccia, la malattia lo impedisca, i suoi nati torcano il viso a lui.
Ogni Credente gli eviti il cibo, il riparo, il riposo. Ogni virtuoso cerchi di ottenere la morte di lui e di ogni componente della di lui famiglia.
In sha' Allah


FATWA Emessa dal Sultano di Costantinopoli
Beyazid II
Comandante dei Credenti e Successore del Profeta
Salı, Ekim 24, 2006

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